Metodo sencho - Terza parte - Gestione del rischio e dei profitti


Regola 7 – Size della posizione. La regola 7 prevede un rapporto rischio rendimento 1:1. Prevede anche un profit o loss in Dollari o Euro costante per ogni posizione. 

Ogni giorno opereremo su un solo RANGE. Ogni giorno rischieremo sempre lo stesso ammontare in $ o €.

A prescindere dall’ampiezza del range noi rischieremo sempre lo stesso ammontare su ogni operazione. Ciò che varia è solo l’ampiezza dello stop loss e del take profit in base all’ampiezza del range.  Questo significa che di volta in volta dovrà essere determinato il size di ciascuna operazione in UNIT, in base alla propensione al rischio e alla capitalizzazione di ciascun Trader.

Ipotizziamo di voler rischiare $250 su ogni operazione (posizione). Le unità di valuta da comprare o vendere saranno calcolate con la seguente formula:

Unit size = P-L($) / Range*100000

Range = (Range High – Range Low) + 0,00015 ;

0,00015 = Spread 0,00005 (long) e Filtro 0,00005 (Long) + Filtro 0,00005 (Short).

Esempio:
Range high = 1.16335; Range Low = 1.16240:
Range= Range High – Range Low = 1.16335 - 1.16240 = 95

Range operativo = (1.16335-16240) + 0,00015 = 110

Unit size= 250/110*100.000 = 227.273


Regola 8 – Gestione delle perdite  e dei profitti. 
Ridurremo a massimo due il numero di operazioni che si effettueranno e conseguentemente, limiteremo anche il rischio di esposizione nel mercato. Non sempre più opportunità per operare si traducono in più opportunità di guadagno, anzi è quasi sempre il contrario. Il metodo richiede disciplina e pazienza che si esercitano prendendo solo le operazioni che si sviluppano secondo le regole del Metodo. Il nostro obiettivo è rendere il nostro daytrading profittevole nel più breve tempo possibile.
L’obiettivo di ogni Trader è quello di fare profitti. Purtroppo a prescindere da quanto bene possiamo pianificare la nostra operatività, le perdite sono parte inevitabile dell’attività di trading. Dobbiamo limitarle il più possibile anche limitando il numero di operazioni. 
Imparate a considerare le inevitabili perdite come costi di gestione dell’attività di trading. Un costo senza il quale non potremo raggiungere l’obiettivo di fare profitti.
Per ridurre il rischio, opereremo solo su un range. Per ogni range sono previste una o massimo due operazioni: una Long e una Short o viceversa. Se la prima operazione va in profit la seconda operazione si cancella. Se la prima operazione si chiude in loss, scatterà la seconda.
La propensione al rischio cambia da trader a trader, anche in base alla capitalizzazione del conto. Pertanto quanto rischiare su ogni operazione è una scelta lasciata alla discrezione di ciascuno.
Tuttavia man mano che i profitti crescono aumenteremo gli unit da rischiare per ogni singolo trade, lasciando però inalterarta la percentuale di rischio rispetto all’Equity.
Supponiamo che su ogni operazione si sia disposti a rischiare  l’1% dell’Equity (il capitale di trading). Se si apre un conto con 25.000 $, si è  disposti a rischiare 250 $ su ogni operazione. Man mano che il vostro conto trading lievita si aumenterà il size di ciascuna operazione. Per esempio quando l'equity arriverà a 30.000 $ si incrementrà il size all’1% di 30.000$, ovvero a 300 $.
Nel caso inverso, ovvero se l’equity del nostro conto trading declina a 20.000 $, si diminuirà il size della posizione a 200 $. In questo modo si preserva il capitale durante le fasi negative del Metodo.